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Sala Baganza












Sala Baganza (Säla in dialetto parmigiano) è un comune italiano di 5.394 abitanti della provincia di Parma, circa 12 km a sud del capoluogo provinciale.

È sede di numerose aziende del comparto metalmeccanico e del settore agroalimentare (soprattutto lavorazione carne suina per produzione di salumi), dislocate tra Castellaro e San Vitale Baganza, sulla riva sinistra del torrente Baganza.
L'offerta eno-gastronomica è invidiabile: è terra del Prosciutto di Parma, del Parmigiano-Reggiano e zona di produzione del vino Malvasia.

L'11 giugno 2011 una parte del paese di Sala Baganza e la frazione di Talignano (insieme ad alcune aree dei comuni vicini di Collecchio e Fornovo di Taro) sono state duramente colpite da un'alluvione dovuta all'esondazione del Rio Ginestra e del Torrente Scodogna a causa di intense precipitazioni. L'evento calamitoso ha causato
la morte di una persona e feriti gravi. I danni ammontano a circa 7.200.000 euro per privati e aziende e circa 450.000 euro i danni pubblici. Sono 185 le famiglie e 50 le attività produttive colpite.

Storia e descrizione del paese

Il toponimo Sala è di origine longobarda ed è attestato in molte regioni italiane, ad
esempio: Sala Bolognese, Sala Comacina (Como), Sala Biellese, Sala Consilina (Salerno), La Sala, a Usigliano di Lari, Pisa, nonché in Svizzera, a Sala Capriasca.

Abitata fin dall'età eneolitica, stando ai reperti rinvenuti nella zona, si è chiamata Sala fino al 1862. La sala era la terra direttamente occupata dal presidio germanico e si contrapponeva alle terre  tributarie degli altri abitanti, che corrispondevano ai Longobardi in veste di tributo parte dei raccolti.
Il termine Sala deriva dal longobardo saliz, che significa fattoria.
Il termine Baganza, dal nome del torrente sulla cui sponda si trova il paese, fu aggiunto per decreto reale solo nel 1862. 
Il nome è di etimo incerto, ma potrebbe derivare dalla radice celtica bagus (faggio), albero molto comune nella Val Baganza.
La prima parte del toponimo, riportata da alcuni studiosi all'omonimo sostantivo
longobardo, indicante il nucleo della proprietà fondiaria in cui risiedeva il signore, viene daaltri fatta derivare dal latino salarium, ‘rivenditore di carne salata', o dall'etrusco zal.
Inoltre ci sono riferimenti a sei, riferito alle 6 miglia etrusche che separano il centro
da Parma.
Possedimento della Chiesa parmense, sul finire del X secolo, fu in seguito assegnata
ai Franceschi e ai Cornazzano.
Dotata di un castello e coinvolta nelle lotte feudali, verso la metà del 1200
pervenne ai Sanvitale, che ne conservarono il possesso fino all'inizio del XVII secolo, quando si videro confiscare i beni, per aver partecipato alla congiura ordita dai feudatari contro Ranuccio I Farnese. Incamerata nel ducato Farnesiano, ne condivise le sorti, passando poi ai Borbone.

Tra i monumenti spicca la rocca , a pianta quadrangolare, con torrioni laterali e pregevoli cicli di affreschi all'interno; nota già nel XIII secolo, fu ricostruita da Giberto III Sanvitale, nella seconda metà del 1400, e trasformata in abitazione privata sotto i francesi.
Interessanti sono anche: l'oratorio dell'Assunta, della fine del XVIII secolo; la chiesa parrocchiale dei Santi Stefano e Lorenzo, di origini sei-settecentesche; il Casino dei Boschi, edificato sul finire del 1700 e poi ampliato; la villa del Ferlaro, fatta costruire da Maria Luigia d'Austria, nella prima metà del XIX secolo; i resti del castello quattrocentesco, la casa detta dell'Opera, l'oratorio dei Santi Filippo e Giacomo e la villa Carpintero, a San Vitale; l'oratorio della Beata Vergine, a Castellaro; la pieve di S. Biagio, del XII-XIII secolo, in località Talignano; e il cosiddetto “acquedotto romano”.

Sala Baganza, centro collinare di anticheorigini, è oggi con un'economia basata su attività agricole, industriali e terziarie.
I salesi, che presentano un indice di vecchiaia superiore alla media, sono distribuiti tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località San Vitale, Case Marconi, Casino dè Boschi, Castellaro e Maiatico.
Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 532 metri di quota. L'abitato, con pregevoli testimonianze del passato, mostra segni di espansione edilizia, seppur qualitativamente lamentata dai cittadini; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Lo stemma comunale, partito, concesso con Regio Decreto, si compone di una banda rossa in campo aureo e di nove gigli d'oro su sfondo azzurro.

Attraversata a ovest dal torrente Scodogna, si estende nella parte centro-orientale
della provincia, ai bordi dell'alta pianura emiliana, presso la riva sinistra del torrente Baganza, tra Parma, Felino, Calestano, Terenzo, Fornovo di Taro e Collecchio.

L'agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, foraggi, ortaggi, uve e altra frutta, è integrata dall'allevamento di bovini e suini.
Sviluppate sono le industrie alimentare (compresa la lattiero-casearia e quella per la lavorazione e la conservazione di frutta) e meccanica; a queste si affiancano aziende che operano nei comparti chimico (tra cui il farmaceutico), edile, metallurgico, tessile, dell'abbigliamento, della lavorazione del legno, della fabbricazione di mobilie e calzature. È presente il servizio bancario; una discreta rete commerciale e attività di consulenza informatica, valido supporto per l'economia locale, arricchiscono il panorama del terziario.
Tra le strutture sociali si segnala la casa di riposo Villa Benedetta.
Nelle scuole del posto si impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno; quelle sanitarie assicurano il servizio farmaceutico.
A completamento del quadro delle strutture si aggiungono gli impianti sportivi, che annoverano il campo di golf club La Rocca da 18 buche.

Sport nel paese

BASEBALL: Nel 1970, nei locali della "Casa della Gioventù" della Parrocchia di Sala Baganza, nasce il Baseball Club Franco Fracassi-Sala Baganza ad opera di alcuni amici: u l’inizio del baseball a Sala, una realtà che, tra successi e difficoltà, è diventata una delle più attive della provincia di Parma e a livello nazionale, per quanto riguarda il gioco del “diamante”.
Se c'è una cosa che ha fatto conoscere in tutto lo stivale un paese di 5mila anime come Sala Baganza, è l'importante appuntamento con il baseball giovanile, che dal 1985 si ripete regolarmente ogni primo fine settimana di agosto. Un torneo partito da 10 squadre, con la partecipazione solo di Ragazzi e Cadetti, che da sempre ha visto giungere in riva al Baganza club da tutto il mondo e che si è allargato fino alle 39 partecipanti del 2011 (provenienti da Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Veneto, Piemonte, Belgio, Germania, Olanda e Polonia). Oltre 600 ragazzi tra atleti e atlete, accompagnati da altrettante persone tra genitori e tifosi, invadono il centro sportivo salese, dove ci si accampa nella tendopoli che da sempre è uno dei simboli del torneo. Si giocheranno nello spazio di quattro giorni 117 partite per decretare il vincitore delle 2 rispettive categorie.





 

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