BENVENUTI!


Gruppo Creato per i Paesi della
Provincia di Parma ispirato al Movimento 5 Stelle !!

Il Gruppo è aperto a TUTTI!

Il gruppo "attivo" che abitualmente si incontra a Sala Baganza, al martedì alle 21,00, nella sala civica sopra l'Avis in piazza
Via Garibaldi 1 (terzo piano), Sala Baganza, Parma

Se hai delle idee, dei consigli, e abbracci la filosofia della DEMOCRAZIA APPLICATA DAL BASSO,
DOVE UNO VALE UNO
unisciti a noi...

martedì 22 maggio 2012

Siamo un Paese terribilmente meraviglioso!

Gioia immensa e tanta speranza stanotte nel mio cuore spaccato a metà tra voglia di democrazia e voglia di rivoluzione. E' stato un giorno memorabile ma che non passino in secondo piano le nostre prime vittorie, forse meno eclatanti ma altrettanto significative. Come i successi del maggio 2011, quando un gruppo di sognatori con tanto impegno ed enormi sacrifici personali aveva sfidato il proprio cervello che gli imponeva di non illudersi ed assecondato il proprio cuore che li spingeva ad insistere, e si era buttato nelle elezioni amministrative addirittura 2 comuni della Provincia (Sala Baganza & Salsomaggiore) solo e soltanto per contribuire al bisogno di indispensabile cambiamento che sentivano necessario al mondo che li circondava. Le prime emozioni, la gente che dopo averti schivato, poi ignorato o guardato per tanto, troppo tempo con sguardi strani, poi comincia ad avvicinarsi. Il freddo o la pioggia ai banchetti tutte le settimane. Le lunghe serate degli incontri Meet Up di tutti i martedì, dove parole e sogni parevano assumere forme di volta in volta abbordabili. Poi la campagna elettorale, la raccolta firme, tante strette di mano, qualche complimento e qualche amarezza. L'allestimento di un palco fatto in casa con luci ed impianto audio prestato da amici ed addirittura uno schermo gigante.....
L'arrivo di Beppe a tirarci la volata finale della campagna in una calda notte in regalo qualche giorno prima del compleanno, dove le gambe e la voce tremavano come in un paradossale insulto di Novembre di cicale...., eppur si stringono i denti e abbracciano persone che paiono proprio volere te su quel palco in quel momento....illusioni di credere di capire cosa provano le rock star.....e poi il gusto del successo con i primi 2 consiglieri entrambi eletti nei comuni dove ci si è presentati, mesi di intenso lavoro identico ed avvincente come prima ma fatto anche di nottate a leggere statuti, regolamenti, a discutere di cose nuove come mozioni ed interpellanza. Ed ora la conquista anche della roccaforte del capoluogo della provincia grazie alla tenacia, alla preparazione ed alle capacità di altri come noi che di nome fanno Federico, Marco, Alex, Cinzia, Patrizia, Mauro, Paola.........si forse ne valeva la pena, forse una concreta speranza sembra essere possibile, forse i nostri figli avranno un Italia migliore....Grazie a tutti davvero di cuore, siamo un Paese terribilmente meraviglioso!


P.B.

lunedì 21 maggio 2012

PARMA HA UN SINDACO A 5 STELLE!!!!!!!!

PARMA HA UN SINDACO A 5 STELLE!!!!!!!!
bisogna solo ringraziare noi stessi, per la speranza e la volontà che ci spinge al CAMBIAMENTO!
e soprattutto perchè L'INCENERITORE A 6km dal centro di PARMA NON SI FARA'!!!
ora comincia l'ora di lavorare davvero, facciamo progetti eco-sostenibili e li pubblichiamo
intercettiamo fondi e li implementiamo.
ci sara' bisogno del contributo di tutti!
PARMA sarai la PROVA DELLA VERITA' del cambiamento!

SPECIALE ELEZIONI SINDACO DI PARMA

SPECIALE ELEZIONI SINDACO DI PARMA – I risultati in tempo reale: Pizzarotti al 59,95%
Sezioni scrutinate: 172/203


 

Terremoto Emilia Romagna, grazie al Governo Monti lo Stato non pagherà i danni

Sabato notte la terra del Nord Italia è tornata a tremare. La scossa più violenta del terremoto c’è stata alle 4.05 ed è stata del sesto grado Richter. Ha colpito principalmente l’Emilia Romagna (in particolar modo le Province emiliane di Modena e Ferrara), ma la scossa è stata avvertita fino a Milano, in gran parte del Veneto e in Liguria. Il presidente dell’Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha chiesto lo stato di emergenza nazionale.
Il bilancio delle vittime di questa terribile catastrofe naturale è salito a sei. Il terremoto ha spezzato le vite di tante famiglie, distruggendo tante vittime innocenti e i sacrifici di una vita di tantissime persone (abitazioni, ville, negozi, esercizi commerciali, ecc.). Una rabbia dei cittadini che cresce di ora in ora contro uno Stato che investe pochissimo e sempre di meno in sicurezza e protezione civile. Anche in questo campo il Governo Monti ha fatto cilecca.
Il Governo tecnico, presieduto dal Professore Mario Monti, ha combinato un altro disastro su un argomento che dovrebbe essere a cuore a tutto il Paese e in particolar modo a chi guida le istituzioni del nostro Paese. Alcuni giorni fa è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il decreto legge n.59/2012 in materia di riordino della protezione civile. La novità che davvero lascia senza parole tutte le persone di buon senso riguarda “l’avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali sui fabbricati a qualunque uso destinati in quanto possono essere estese tutte le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di fabbricato appartenente a privati”. Il dl prevede il regime transitorio anche a fini sperimentali ed entro 90 giorni dovrà essere emanato un regolamento che stabilisca modalità a termini per l’avvio del regime assicurativo.
Una norma che sta scatenando un vespaio di polemiche sul web poiché in caso di calamità naturali, terremoto, alluvione o altra catastrofe naturale, lo Stato non pagherà più i danni ai cittadini! In poche parole per ricostruire le case o le aziende distrutte dal terremoto o dall’alluvione, i cittadini non hanno scelta: dovranno ricorrere ancora una volta al portafoglio per l’assicurazione volontaria. Un altro duro colpo per tutto il popolo italiano che è stato già “tartassato” con nuove imposte e tasse dal Governo Monti per evitare il default dell’Italia.
In un periodo di crisi economico-finanziaria davvero tragico, che sta scatenando una raffica di suicidi e un incremento pazzesco di tutti coloro che soffrono di depressione per aver perso il lavoro, l’esecutivo ha irresponsabilmente addebitato ai cittadini la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali su qualsiasi fabbricato per poter “garantire adeguati, tempestivi ed uniformi livelli di soddisfacimento delle esigenze di riparazione e ricostruzione”.
Un provvedimento che colpisce in pieno una delle fondamenta della nostra società (il contratto sociale) e di uno Stato di diritto.
Ma in che Stato viviamo? Dove andremo a finire di questo passo?
E’ mai possibile vivere in uno Stato che tartassa fino al collo tutti i cittadini con nuove imposte, senza per altro garantire neanche un minimo di assistenza ai propri cittadini nemmeno in situazioni di catastrofe naturale?
Oltre il danno, anche la beffa.

Noi non ci stiamo!!

THE NEW YORK TIMES: Caustic Comedian Alters Italy’s Political Map

Un inviato del New York Times nei giorni scorsi ha seguito da vicino il Movimento 5 Stelle. E tre giorni fa il giornale americano ha pubblicato un ampio servizio proprio sui "grillini". Articolo interamente tradotto sul blog di Beppe Grillo che riproponiamo:

"Caustic Comedian Alters Italy's Political Map" GARBAGNATE MILANESE -- Una folla rapita, raccolta in una città dell'hinterland milanese una sera di questa settimana per ascoltare il comico italiano Beppe Grillo nel suo caratteristico e caustico discorso sulla politica italiana. E Grillo non li ha delusi. "Togliete i soldi dalla politica, togliete le carriere. Se qualcuno vuole arricchirsi o rubare, bene, deve scegliersi un altro lavoro". "Senza soldi la politica diventa passione". Grillo ha indicato la fila di facce fresche di italiani - candidati con il suo MoVimento 5 Stelle che competono per il ballottaggio questo fine settimana - su un palco improvvisato dietro di lui. "Questi ragazzi forse mancano di esperienza, non hanno ancora imparato come truccare un bilancio, o a dare contratti ai loro amici..." .
Sono il prodotto di una "iperdemocrazia" che è stata promossa attraverso il suo blog e la pletora di siti internet che hanno aggregato italiani con le stesse idee e creato proseliti attraverso una nuova forma di attivismo politico. Ed è attraverso una abile miscela di humor corrosivo, giusta rabbia e una organizzazione distribuita che il movimento di Grillo sta dimostrando di non essere uno scherzo. Sebbene sia stato fondato solo nell'ottobre del 2009, il MoVimento 5 Stelle, è diventato velocemente una forza politica. Nel primo turno delle elezioni locali di maggio, ha presentato candidati in 101 delle 941 città e ottenuto circa 200.000 voti - una percentuale nazionale del 9% - diventando secondo o terzo in molti Comuni. Il M5S ha vinto in un piccolo, ma strategico Comune, roccaforte della Lega Nord, il partito populista il cui leeader, Umberto Bossi, è sotto inchiesta per frode.
"Noi siamo all'inizio di qualcosa che cambierà ogni cosa. Il Web spazzerà via ogni cosa, verso un mondo che molti non sanno neppure che esiste". Beppe Grillo ha più di 550.000 persone che lo seguono su Twitter e circa 850.000 su Facebook. "Tutto questo è difficile da capire. Forse ci riusciremo tra 5 o 10 anni".
Grazie al blog di Grillo, nato nel 2005, e alle sue varie incarnazioni, il M5S è diventato rapidamente un punto di aggregazione per l'insofferenza degli italiani nei confronti dei partiti politici, che sembrano sempre più lontani dai bisogni dei cittadini e sono abitualmente chiamati "La Casta". I sondaggi danno al 5% la fiducia nei politici. (I politici non fanno nulla per aiutare la situazione, soltanto 20 su 630 deputati erano presenti alla Camera questa settimana per discutere il taglio dei finanziamenti elettorali).
Angelo Pellegrino, un idraulico presente al comizio di Grillo. ha detto "I politici sono ladri, pagliacci, buffoni, vivono come dei re. Anche noi siamo da biasimare perché li abbiamo votati".
I commentatori politici hanno valutato il M5S alla stregua di una protesta nazionale, non come altri movimenti presenti in Europa come il partito dei Pirati tedesco e Alba Dorata di estrema destra in Grecia. Ma il M5S rifiuta questa caratterizzazione e entusiasticamente diffonde il suo programma - una piattaforma ambientalista e anticonsumista articolata in molte variazioni locali. A livello locale viene deciso quali aspetti enfatizzare ed eletto un "portavoce" per rappresentare le idee nelle competizioni elettorali.
"La novità è l'uso del Web come aggregazione, l'idea di una nuova democrazia con una relazione diretta tra l'eletto e gli elettori" dice Federico Fornaro, uno storico che ha scritto sul M5S, "un modello di partito in franchising".
Finora il suo successo è in larga parte dovuto al focus sulle elezioni locali. Nelle cinque città dove il M5S va al ballottaggio, quella più importante è Parma, una ricca città afflitta da decadi di scandali. Grillo descrive il voto di Parma come la "nostra Stalingrado", con riferimento alla battaglia della Seconda Guerra Mondiale del 1942-43 tra l'Unione Sovietica e la Germania che fu il punto di svolta della guerra.
Federico Pizzarotti, che rappresenta il M5S a Parma, ha detto "E' importante essere disponibili ad ascoltare le richieste dei cittadini".
Grillo e i suoi sostenitori stanno guardando anche alle elezioni politiche del prossimo anno, che pongono nuove sfide all'abilità di un movimento senza leader di organizzarsi e di mobilitarsi. "Quando c'è una gerarchia, tutto cade a pezzi," avverte Gianluca Perilli, un membro del M5S a Roma. "I partiti sono il cancro della politica".
Trovare un messaggio comune per l'elettorato sarà un test per il collante di questo iperdemocratico movimento che rifiuta di definire sé stesso attraverso etichette ed elabora la sua posizione politica attraverso i siti online "dove ognuno conta uno". "Per ora, hanno vinto solo nelle piccole città," ha detto Paolo Natale, professore di scienze politiche all'Università di Milano. "Sarà interessante vedere se la visione utopica che propongono potrà essere sviluppata per le elezioni nazionali". Il Web come punto di contatto "è sia la loro forza che la loro debolezza. Possono essere un po' ingenui". Fornaro descrive lo spostamento del M5S alle elezioni politiche come "un triplo salto mortale senza rete". E ha aggiunto "Una cosa è sollevare un putiferio, altro è governare". Grillo non è preoccupato, non ha difficoltà ad ammettere che il M5S è in fase di sviluppo e insiste che lui non è primo tra gli uguali, e anche meno di un "guru", come i suoi critici lo hanno etichettato. Ma non si può negare che i suoi pronunciamenti - è aperto, ad esempio, all'uscita dall'euro - inviino delle "shockwave" all'interno del movimento. Ha sostenuto l'idea di far giudicare i politici italiani da una giuria popolare. "Non c'è perdono in un movimento popolare".
Anche Internet non perdona, e ha un proprio sistema di pesi e contrappesi, ha detto Gianroberto Casaleggio, il consulente web reponsabile dello sviluppo della presenza on line di Beppe Grillo. "Se sei credibile e popolare come Grillo, il tuo messaggio ha una larga diffusione sul Web". "E' un movimento calvinista. Se perdi la tua credibilità, allora il tuo messaggio non ha futuro".
Qui, in Garbagnate Milanese, Grillo conclude "Chi sa dove finiremo? Io non lo so. Questa è democrazia diretta. Noi non siamo un movimento politico; questa è una rivoluzione culturale che sta per cambiare la società".

giovedì 17 maggio 2012

NO INCENERITORE







ottimo! c'è chi ci scrive e decide di donarci del proprio logo
come questo graphic designer




 per appoggiare la causa di 
NO INCENERITORE
e allora noi lo pubblichiamo!

martedì 15 maggio 2012

Termovalorizzatore, da dove viene il termine? In EU non esiste.

Partiamo oggettivi e diretti: il termine Termovalorizzatore non esiste in nessun altro paese europeo e non ne viene fatto cenno neppure nelle direttive della Comunità Europea dove sono sempre chiamati col loro nome: Inceneritori.
Sul sito della Unione Europea il termine usato nell'area dedicata è Incineration.
Lungi dall’essere la panacea per lo smaltimento dei rifiuti gli inceneritori sono delle vere e proprie macchine di produttori di tumori.
Sempre specificando che noi parliamo in modo oggettivo: le discussioni vanno provate tramite fonti ufficiali.
Pertanto, alleghiamo il presente report della ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO - IRCCS Registro Tumori del Veneto.
E' dimostrato come gli inceneritori emettono un quantitativo di sostanze tossiche esorbitante (nanopolveri causa di tumori, diossina e altre sostanze di cui non si conosce ancora la composizione). I dati sui quantitativi di diossina emessi sono quasi sempre dati poco significativi in quanto le analisi sono fatte al massimo una o due volte l’anno mentre un inceneritore funziona per 365 giorni l’anno e soprattutto spesso in condizioni non ottimali.
Il tanto elogiato inceneritore di Brescia premiato come il migliore al mondo (già, peccato che il premio sia stato assegnato praticamente dai costruttori ma questo non viene mai detto: la Martin GmbH è tra i costruttori dell’inceneritore premiato) sta iniziando a far aumentare il tasso di tumori nell’area.
E sapete come è stata giustificata la cosa? Dicendo che in quelle aree le persone bevono troppo e conducono stili di vita sbagliati.
Gli inceneritori consumano più energia di quella che producono e possono sopravvivere solo grazie agli aiuti di stato (il famoso Cip6 per cui una parte della nostra bolletta della luce va a finanziarli, una vergogna colossale se si pensa che quei soldi dovrebbero andare alle energie rinnovabili!).
I rifiuti che entrano in un inceneritore non scompaiono come per magia (nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma) ma si trasformano in fumi che fuoriescono dai camini o catalizzati da filtri che insieme alle ceneri devono essere stoccati in discariche speciali; è necessaria inoltre una grossa quantità di acqua che deve poi essere anch’essa smaltita.
Le discariche non producono diossina, le discariche a cui viene dato fuoco sì ma questo l’informazione ufficiale non lo dice mai.

Detto ciò siamo in un vicolo cieco?! Assolutamente no, anzi, una strada o più strade c’è e ci sono, eccome.
Ci sono strade che non garantiscono guadagni alla lobby dei costruttori di inceneritori.
Nel prossimo post.

CAMERA: SI DISCUTE IL TAGLIO DEI RIMBORSI AI PARTITI, PRESENTI 20 DEPUTATI SU 630

Vorremmo fare un riferimento a livello nazionale.
Perchè tutto questo è solamente allucinante.
Continuiamo a stipendiare i nostri dipendenti delle Camere e continuano a fare quello che vogliono.
Buona lettura.

Un assenteismo così ampio sarà dovuto al lunedì post-week end o al fatto che si discuteva del taglio dei soldi ai partiti?
Lunedì 14 maggio, in Aula alla Camera si discute sul dimezzamento dei rimborsi ai partiti: presenti 20 deputati, assenti 610. Davanti agli occhi sbigottiti di scolaresche pugliesi in visita al secondo ramo del Parlamento. Eppure Mario Monti aveva detto che sarebbe stata una riforma epocale. Un assenteismo così ampio sarà dovuto al lunedì post-week end o al fatto che si discuteva del taglio dei soldi ai partiti? 

Tra gli altri erano presenti in Aula Maurizio Lupi, vice presidente della Camera che presiedeva la seduta, Gianclaudio Bressa (Pd) e Peppino Calderisi (Pdl) - i due relatori - e poi Cambursano (Misto), Vanalli (Lega), Zaccaria (Pd), Tassone (Udc), Lorenzin (Pdl), Favìa (Idv), Orsini (Pt), Misiti (Grande Sud), Gava (Misto Pli), Iannaccone (Noi Sud), Borghesi (Idv), Giachetti (Pd), Lanzillotta (Api), Bernardini (Pd). Tutti gli altri scranni, tranne quelli di Ugo Sposetti, già tesoriere dei Ds, e di pochi altri democratici e leghisti, erano vuoti. 

La riforma che verrà votata in Aula stabilisce che i partiti abbiano bisogno di almeno un eletto per ottenere i rimborsi elettorali (che non sono più automatici ma dovranno essere richiesti formalmente e che saranno dimezzati rispetto agli attuali), un eletto o il 2% dei voti per il cofinanziamento, un eletto o l'1% dei voti per lo sconto fiscale. Sarà anche stabilito un vantaggio fiscale per chi dona dei soldi a uno o più partiti, un vantaggio che dal 19% attuale, per i partiti e le onlus, passerà al 27%, con una riduzione al 24% per il 2013. 

Fonte: Blitzquotidiano.it 

Ora, a voi la scelta.

lunedì 14 maggio 2012

a noi piacciono le citazioni famose...

‎"Il PD non è un taxi su cui chiunque può salire, se vuole, Grillo si faccia il suo partito e vediamo quanto prende" 
                                               [Piero Fassino - Luglio 2009]

"Tanto ormai l'inceneritore lo fanno..": siamo stanchi di sentircelo dire!!

Al fine di rinfrescare la memoria a tutti, vorremmo fare un post dedicato alla cronologia degli eventi 2011-2012 che hanno visto la "fantastica innovazione architettonica quasi eco-sostenibile": ovvero, l'Inceneritore di Uguzzolo al centro di parecchie controversie che, ovviamente, continuano a suscitare non pochi dubbi e paure.
Vorremmo inoltre premettere che il termine Termovalorizzatore non esiste in nessun altro paese europeo e non ne viene fatto cenno neppure nelle direttive della Comunità Europea dove sono sempre chiamati col loro nome: Inceneritori.


Eventi 2011:


2 luglio 2011

Parma, sigilli al cantiere dell’inceneritore Iren

La retromarcia del Comune dopo un esposto. Sull'impianto da 130.000 tonnellate di rifiuti all'anno c'è già un'inchiesta dell'Unione europea


Anche Parma vuole il suo referendum. I cittadini vogliono far sentire la propria voce sulla questione che riguarda l’inceneritore di Uguzzolo, attraverso un referendum abrogativo, regolarmente previsto dallo statuto comunale parmense. 

28 luglio 2011
Inceneritore di Parma: il Pd vota contro l’alternativa. Ma Bersani in piazza lo scorda

"..in un aula semideserta con 20 assenti su 50 consiglieri, è stata votata e respinta una risoluzione presentata dal consigliere Giovanni Favia del Movimento 5 Stelle che proponeva una serie d’alternative al contestato progetto e chiedeva che la provincia di Parma adeguasse il proprio piano rifiuti a quel 65% minimo di raccolta differenziata entro il 2012 come chiede la normativa italiana. “Il piano oggi invece prevede il 56% di differenziata a livello provinciale e di bruciare i fanghi di depurazione per incamerare i sussidi dei certificati verdi – ha denunciato Favia nel suo intervento – quando invece l’Europa ed esperienze anche lombarde indicano come i fanghi di depurazione si possono anche non bruciare ma trattare a freddo..” [continua]

3 agosto 2011

Inceneritore di Parma, il comitato: “Opera di marchio Pd, il progetto è di Hera”

...“Abbiamo controllato tutto il faldone di documenti che interessa l’inceneritore”, spiegano Gabriele Folli e Aldo Caffagnini, del comitato. “È emerso che numerosi documenti sono stati presentati su carta intestata Hera: la diretta concorrente di Iren, società parmense di analoga estrazione, in Emilia Romagna che collabora allo stesso progetto? Lo stesso progettista dell’inceneritore è un certo Morselli, in quota a Hera. E sul sito di Politecnica ingegneria e architettura compare che il cliente del termovalorizzatore di Parma è Hera e non Iren”.
Una situazione che non quadra, se si pensa che le due aziende si contendono lo stesso mercato con questa differenziazione: a una fa capo tutta la Romagna e Bologna, all’altra l’Emilia. Un progetto che fa pensare a una collaborazione o a un ‘passaggio di consegne’ di un progetto, che altrove non si sarebbe potuto realizzare, ma che con la città di Parma ha poco a che fare.
Il comitato vuole fare una domanda ben precisa alla Provincia di Parma, approfittando dello stop ai lavori nel cantiere di Ugozzolo: “Di chi è l’inceneritore di Parma, oltre a – come si è capito – del Pd? Che la multiutility di Bologna pensi al progetto di Parma per caso sembra curioso: questi non sono progetti eseguiti nel tempo libero a gratis, chi li paga? Chi ha commissionato lo studio e chi lo ha saldato? Perché la società Politecnica considera Hera un proprio cliente e non Iren? Ci si sta affidando a un progetto vecchio e non innovativo come si vendeva?” ...

Inceneritore a Parma: a difenderlo è rimasto solo il Pd

Il Comune, travolto dallo scandalo tangenti, si è già espresso contro. Ma l'iter va avanti in attesa del pronunciamento del Tar. Intanto per il 9 è prevista una fiaccolata, "senza bandiere di partito, solo per la salute"


6 ottobre 2011



Richiesta di sospensiva accolta: il termovalorizzatore a Parma si farà

Iren esulta per il provvedimento deciso dal Tar. Dopo il no all'ipotesi referendum proposta dai comitati la partita sembra essere chiusa

9 novembre 2011

Finanza in Provincia a Parma: sequestrate le carte dell’inceneritore targato Pd

Il presidente Bernazzoli: "Siamo tranquilli, noi i primi a chiedere chiarezza". Sospetti sulla gara d'appalto vinta da Iren.

23 novembre 2011

Altolà dell’Antitrust all’inceneritore Iren. I comitati ambientalisti cantano vittoria

Per l'Authority il nuovo affidamento per la gestione integrata dei rifiuti in provincia di Parma deve avvenire con "procedure competitive a evidenza pubblica". Intanto l'inceneritore di Uguzzolo divide i candidati alle primarie del centrosinistra: Bernazzoli a favore, Simone Rossi contro


Eventi 2012:
10 gennaio 2012

Inceneritore, sospetto abuso edilizio. Il Comune avvia un’indagine interna

Nuovo deciso intervento da parte del commissario straordinario Ciclosi, che ha nominato una commissione ispettiva per verificare l'ipotesi di abuso edilizio in merito al cantiere del termovalorizzatore. Atteso a breve anche il pronunciamento del Tar, tra tensioni e attacchi politici.


Ridurre i rifiuti di due terzi si può. La famiglia tipo a Parma

Padre, madre e figlio di 5 anni hanno prodotto in un anno 210 chili invece di 605 della media nazionale. Presentati ieri all'hotel Savoy i risultati di un anno di differenziata al risparmio

Parma, l’Europa ancora contro l’inceneritore. M5S: “Il Comune pubblichi gli atti”

Gli avvocati Allegri e De Angelis, mastini alle calcagna del termovalorizzatore di Ugozzolo, rivelano: "Bruxelles ha avviato una seconda azione per procedura di infrazione, ribadiamo il nostro sospetto di abuso edilizio". Poi l'affondo: "Ciclosi sia più trasparente"

..."L’Europa interviene di nuovo sull’inceneritore di Parma, ormai pozzo dei misteri più che dei rifiuti. Ad un anno dal primo richiamo per procedura di infrazione, la Commissione europea ha intrapreso una seconda azione di messa in mora nei confronti del Pai: il Polo ambientale integrato in costruzione a Ugozzolo, alle porte della città. Lo rivelano gli avvocati Arrigo Allegri e Pietro De Angelis, i due cavalieri bianchi delle cause civili da tempo in lotta contro il termovalorizzatore che – sostengono – “la multiutility dei servizi Iren sta edificando senza aver vinto alcuna gara d’appalto e dunque in condizione di sospetto abuso edilizio”. ...

ma soprattutto è molto utile leggere questo articolo:

Sotto la lente d'ingrandimento di Bruxelles l'appalto a Iren spa: "Trovate numerose irregolarità". 

Il Movimento 5 Stelle: "A questo punto ne deve rispondere direttamente la regione" 

sono interessanti un paio di riche, meritano di essere citate:
"..per Bruxelles non tornano i conti sul costo del forno di Uguzzolo: per la Commissione Europea 315 milioni di euro, mentre politici e multiutility avevano sempre dichiarato 195. " 
Il costo dell’inceneritore: 315 milioni a fronte dei dichiarati 195. Si svela poi il reale costo dell’inceneritore, definito nel documento di fine novembre. “A seguito di ulteriori informazioni di cui la commissione è entrata in possesso [...] risulta che il Comune di Parma avrebbe direttamente affidato alla società Iren Spa, controllata dalla società Iren Spa, i lavori necessari alla realizzazione di un inceneritore in località Ugozzolo (Parma), per un valore complessivo di circa 315 milioni di euro”.
Su Iren Spa si può non attuare un rapporto di controllo”. La Commissione Europea ne spiega le ragioni. “Ci soci privati nel capitale di Iren Spa (tra l’altro, le banche Intesa San Paolo eFondazione Cassa di Risparmio di Torino) [la cui presenza] impedisce la configurazione di un rapporto di controllo [dovuto] alla grande autonomia delle società interessate, chiaramente dimostrata, tra l’altro, dalla quotazione in borsa della capogruppo Iren Spa. Tali elementi, insieme all’estesa dimensione geografica e all’ormai vastissimo campo di attività delle società del gruppo Iren, rendono impossibile ravvisare l’esistenza di un rapporto di controllo analogo tra esse e i Comuni azionisti della capogruppo Iren Spa”.

Sono arrivati da tutta Italia in rappresentanza dei comitati e delle oltre 170 associazioni che si battono per una "corretta gestione dei rifiuti".


La Storia è questa.
Il presente e il futuro della tua città, 
li decidi tu col tuo voto!


ci teniamo a ringraziare 
per gli articoli che ci hanno fornito la cronologia