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lunedì 21 maggio 2012

Terremoto Emilia Romagna, grazie al Governo Monti lo Stato non pagherà i danni

Sabato notte la terra del Nord Italia è tornata a tremare. La scossa più violenta del terremoto c’è stata alle 4.05 ed è stata del sesto grado Richter. Ha colpito principalmente l’Emilia Romagna (in particolar modo le Province emiliane di Modena e Ferrara), ma la scossa è stata avvertita fino a Milano, in gran parte del Veneto e in Liguria. Il presidente dell’Emilia-Romagna, Vasco Errani, ha chiesto lo stato di emergenza nazionale.
Il bilancio delle vittime di questa terribile catastrofe naturale è salito a sei. Il terremoto ha spezzato le vite di tante famiglie, distruggendo tante vittime innocenti e i sacrifici di una vita di tantissime persone (abitazioni, ville, negozi, esercizi commerciali, ecc.). Una rabbia dei cittadini che cresce di ora in ora contro uno Stato che investe pochissimo e sempre di meno in sicurezza e protezione civile. Anche in questo campo il Governo Monti ha fatto cilecca.
Il Governo tecnico, presieduto dal Professore Mario Monti, ha combinato un altro disastro su un argomento che dovrebbe essere a cuore a tutto il Paese e in particolar modo a chi guida le istituzioni del nostro Paese. Alcuni giorni fa è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il decreto legge n.59/2012 in materia di riordino della protezione civile. La novità che davvero lascia senza parole tutte le persone di buon senso riguarda “l’avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali sui fabbricati a qualunque uso destinati in quanto possono essere estese tutte le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di fabbricato appartenente a privati”. Il dl prevede il regime transitorio anche a fini sperimentali ed entro 90 giorni dovrà essere emanato un regolamento che stabilisca modalità a termini per l’avvio del regime assicurativo.
Una norma che sta scatenando un vespaio di polemiche sul web poiché in caso di calamità naturali, terremoto, alluvione o altra catastrofe naturale, lo Stato non pagherà più i danni ai cittadini! In poche parole per ricostruire le case o le aziende distrutte dal terremoto o dall’alluvione, i cittadini non hanno scelta: dovranno ricorrere ancora una volta al portafoglio per l’assicurazione volontaria. Un altro duro colpo per tutto il popolo italiano che è stato già “tartassato” con nuove imposte e tasse dal Governo Monti per evitare il default dell’Italia.
In un periodo di crisi economico-finanziaria davvero tragico, che sta scatenando una raffica di suicidi e un incremento pazzesco di tutti coloro che soffrono di depressione per aver perso il lavoro, l’esecutivo ha irresponsabilmente addebitato ai cittadini la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali su qualsiasi fabbricato per poter “garantire adeguati, tempestivi ed uniformi livelli di soddisfacimento delle esigenze di riparazione e ricostruzione”.
Un provvedimento che colpisce in pieno una delle fondamenta della nostra società (il contratto sociale) e di uno Stato di diritto.
Ma in che Stato viviamo? Dove andremo a finire di questo passo?
E’ mai possibile vivere in uno Stato che tartassa fino al collo tutti i cittadini con nuove imposte, senza per altro garantire neanche un minimo di assistenza ai propri cittadini nemmeno in situazioni di catastrofe naturale?
Oltre il danno, anche la beffa.

Noi non ci stiamo!!

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