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martedì 15 maggio 2012

Termovalorizzatore, da dove viene il termine? In EU non esiste.

Partiamo oggettivi e diretti: il termine Termovalorizzatore non esiste in nessun altro paese europeo e non ne viene fatto cenno neppure nelle direttive della Comunità Europea dove sono sempre chiamati col loro nome: Inceneritori.
Sul sito della Unione Europea il termine usato nell'area dedicata è Incineration.
Lungi dall’essere la panacea per lo smaltimento dei rifiuti gli inceneritori sono delle vere e proprie macchine di produttori di tumori.
Sempre specificando che noi parliamo in modo oggettivo: le discussioni vanno provate tramite fonti ufficiali.
Pertanto, alleghiamo il presente report della ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO - IRCCS Registro Tumori del Veneto.
E' dimostrato come gli inceneritori emettono un quantitativo di sostanze tossiche esorbitante (nanopolveri causa di tumori, diossina e altre sostanze di cui non si conosce ancora la composizione). I dati sui quantitativi di diossina emessi sono quasi sempre dati poco significativi in quanto le analisi sono fatte al massimo una o due volte l’anno mentre un inceneritore funziona per 365 giorni l’anno e soprattutto spesso in condizioni non ottimali.
Il tanto elogiato inceneritore di Brescia premiato come il migliore al mondo (già, peccato che il premio sia stato assegnato praticamente dai costruttori ma questo non viene mai detto: la Martin GmbH è tra i costruttori dell’inceneritore premiato) sta iniziando a far aumentare il tasso di tumori nell’area.
E sapete come è stata giustificata la cosa? Dicendo che in quelle aree le persone bevono troppo e conducono stili di vita sbagliati.
Gli inceneritori consumano più energia di quella che producono e possono sopravvivere solo grazie agli aiuti di stato (il famoso Cip6 per cui una parte della nostra bolletta della luce va a finanziarli, una vergogna colossale se si pensa che quei soldi dovrebbero andare alle energie rinnovabili!).
I rifiuti che entrano in un inceneritore non scompaiono come per magia (nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma) ma si trasformano in fumi che fuoriescono dai camini o catalizzati da filtri che insieme alle ceneri devono essere stoccati in discariche speciali; è necessaria inoltre una grossa quantità di acqua che deve poi essere anch’essa smaltita.
Le discariche non producono diossina, le discariche a cui viene dato fuoco sì ma questo l’informazione ufficiale non lo dice mai.

Detto ciò siamo in un vicolo cieco?! Assolutamente no, anzi, una strada o più strade c’è e ci sono, eccome.
Ci sono strade che non garantiscono guadagni alla lobby dei costruttori di inceneritori.
Nel prossimo post.

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